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Petizione Nivolet

La nostra petizione ha raggiunto e superato 10000 firme !

Un grande risultato simbolico che fa capire quanti hanno a cuore le sorti del Nivolet e del più antico parco nazionale italiano, un parco pubblico, pagato con le tasse dei cittadini e di conseguenza anche NOSTRO.

Nel frattempo, è stata confermata la decisione di riaprire la strada la domenica.

Le motivazioni continuano a non convincerci.

Non è questo il luogo per ribattere ai vari punti, dalle ore di chiusura totali previste in relazione allo scorso anno (che in ogni caso sono minori considerando il bikigal GAL del 2023, svolto di sabato e non domenica), alla necessità di acquisire dati sulle emissioni con la strada aperta alle auto e alle moto (c’è una vastissima letteratura scientifica a riguardo da cui attingere dati, e per di più in una zona ventosa come il Nivolet queste misurazioni potrebbero essere poco attendibili).

Anche la regione VDA e la città metropolitana hanno ufficialmente preso le distanze da questa scelta non condivisa e non discussa, di seguito un estratto delle parole del presidente della regione VDA (Renzo Testolin) e della Città Metropolitana, utili a chiarire il contesto:

“Abbiamo appreso dai mezzi di informazione della decisione del Parco Nazionale del Gran Paradiso di sospendere l’applicazione del progetto ‘A piedi tra le nuvole’ con la conseguenza che l’estate 2024 vedrà, sostanzialmente l’apertura totale della strada provinciale per il Colle del Nivolet anche nei fine settimana. Il direttore del Parco ha cercato di spiegare le motivazioni e le intenzioni del Parco stesso alla base di una decisione che resta comunque poco comprensibile”. “È opportuno precisare che se l’intenzione del Parco è effettivamente quella di arrivare ad una regolamentazione definitiva dell’utilizzo della viabilità, a beneficio di una più equilibrata fruizione dell’area protetta, il percorso sarebbe dovuto essere diverso rispetto alla decisione unilaterale di abbandonare, senza PREAVVISO e CONFRONTO, una regolamentazione che comunque ha dato risultati positivi”. “Va anche segnalato che il Parco ha sottoscritto nell’estate scorsa il rinnovo del protocollo quinquennale d’intesa per la regolamentazione della strada provinciale piemontese del Colle del Nivolet. Che il Parco decida unilateralmente di non dare seguito ad un protocollo d’intesa che ha sottoscritto meno di un anno fa, potrebbe anche dare qualche problema giuridico, considerato che il protocollo stesso prevede che i firmatari possano proporre delle revisioni degli accordi e la possibilità di variare la regolamentazione purché di comune accordo tra le parti”.

Ed ecco la reazione della città metropolitana:

«Negli ultimi 21 anni, stipulando e rinnovando nel tempo il protocollo d’intesa che aveva formalizzato l’iniziativa “A piedi tra le nuvole”, la Provincia di Torino prima e la Città metropolitana a partire dal 2015 avevano lanciato insieme al Parco Nazionale Gran Paradiso, un segnale preciso di impegno per la sostenibilità del turismo montano e dell’escursionismo». «Il Parco Nazionale Gran Paradiso ha scelto di non rinnovare quell’intesa e di rinunciare alla chiusura festiva del tratto in alta quota della Strada Provinciale 50 del Colle del Nivolet: la Città metropolitana ne prende atto, precisando che la settimana scorsa il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo aveva  confermato al presidente del Parco nazionale Mauro Durbano la disponibilità a confrontarsi, insieme ai Comuni coinvolti, sul rinnovo del protocollo d’intesa».

Continuiamo a essere dell’idea che sia meglio VIETARE la salita in auto nei Weekend, per tutte le ore della giornata, e promuovere mezzi alternativi, LENTI, non inquinanti e silenziosi.

Da parte nostra restano alcune domande:

  • Chi non vorrà salire in auto, per sensibilità personale o per altri motivi, avrà comunque a disposizione delle navette o sarà impossibile senza auto raggiungere il Nivolet?
  • Che garanzie abbiamo, in caso di mancato accordo tra le parti sulla nuova regolamentazione, che questa apertura alla auto non sia limitata a questa stagione ma  andrà avanti anche nei prossimi anni?
  • Per finire, vogliamo rendere il Nivolet una destinazione per il turismo di massa o per il turismo sostenibile?

È questa la scelta più importante da fare.

È noto che è il territorio stesso ad attirare le varie tipologie di visitatori in base alle decisioni che prende; quindi la scelta è solo nostra, del nostro territorio.

La nostra VISIONE per il Canavese e le sue valli, condivisa da tanti importanti attori istituzionali come Il consorzio turistico Canavesano e il Gal Valli del Canavese, oltre che da operatori privati e tantissimi cittadini, è quella di creare un PARADISO per il turismo sostenibile, che abbia a cuore l’ambiente, l’economia e la cultura locale;  un modello come la Valle Maira. Speriamo che questa sia anche la visione del PNGP.

Ci vedremo la domenica al Nivolet, chi lentamente e in silenzio, in bici o a piedi, e poi gli altri in auto e moto, sperando che siano pochi.

E fossero troppi, sceglieremo altre destinazioni per le nostre escursioni e per i nostri tour, lasciando a malincuore quel luogo magico al suo triste destino di smog, rumore e marmotte investite.