Progetto Ulisse fiume Vjosa parco nazionale albanese

In un mondo sempre più consapevole della necessità di proteggere e preservare l’ambiente, emergono iniziative che combinano avventura e attivismo, promuovendo la conservazione dei luoghi naturali più preziosi della Terra. È il caso dell’Esplorazione del Fiume Vjosa, un progetto ambizioso nato dall’idea di Carlo e Gabriele, due appassionati di outdoor e conservazione ambientale.

Il Progetto Ulisse

Il progetto, sponsorizzato da uBroker, Reset e Pelissier come main sponsor, insieme ad Acid Rain, South Face Paradise e Outbe, promette un’avventura eccezionale che abbraccia non solo la navigazione dei 173 km del fiume Vjosa, ma anche una traversata a valle della foce del Vjosa verso alcune isole greche, ripercorrendo le imprese degli avventurieri di un tempo. Utilizzando una zattera costruita interamente con materiali riciclati, il team si impegna a esplorare questo ambiente incontaminato, avventurandosi nei meandri del fiume e lungo la sua foce verso le isole greche circostanti. Durante questa epica traversata, si uniranno a iniziative di citizen science lungo il percorso, contribuendo alla ricerca scientifica e alla conservazione dell’ecosistema fluviale, così come all’esplorazione di queste terre incontaminate e ricche di storia.

Carlo e Gabriele hanno collaborato per creare una zattera interamente costruita utilizzando materiali di recupero. Attraverso l’ingegno e l’impegno, hanno trasformato fusti di birra e altri materiali riciclati in una struttura che si distingue per la sua sostenibilità ambientale.

Il lavoro artigianale di Carlo è stato cruciale per il successo di questo progetto, con le sue abilità nella saldatura e nell’assemblaggio che hanno dato forma a una zattera robusta e funzionale. Mel, con la sua competenza nel design e nel concetto, ha guidato il processo creativo, garantendo che la zattera non solo rispondesse ai requisiti funzionali, ma incarnasse anche un’espressione tangibile di sostenibilità.

Questa zattera rappresenta un simbolo di impegno per un mondo più sostenibile. L’uso di materiali di recupero non solo riduce l’impatto ambientale, ma testimonia anche la possibilità di creare soluzioni innovative partendo da risorse già esistenti. Insieme, Carlo e Gabriele hanno dimostrato che è possibile realizzare progetti ambiziosi con un occhio attento alla salvaguardia dell’ambiente, preparando così il terreno per un viaggio che non solo esplora le acque incontaminate del fiume, ma promuove anche un cambiamento positivo verso pratiche più sostenibili.