La Valle Orco, che inizia a Pont Canavese e arriva fino al Colle del Nivolet, al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta, è situata all’interno del Parco del Gran Paradiso, l’area protetta più antica d’Italia, al quale abbiamo dedicato questa pagina.
La Valle Orco è un vero paradiso per gli amanti delle attività all’aperto: offre una vasta gamma di possibilità, che vanno dalle tranquille passeggiate fotografiche a trekking di più giorni, dall’alpinismo in alta quota, all’arrampicata su roccia e ghiaccio sino al canyoning, al parapendio e windsurf.
Anche per i ciclisti è un vero paradiso. La tappa del Giro d’Italia 2018 al Colle del Nivolet (2600m) è stata tra le più apprezzate in assoluto, e questo colle è diventato un sogno nel cassetto per tanti ciclisti piemontesi e non solo, che possono salirlo da giugno a settembre, una volta sgombro dalla neve.
Tantissime le strade asfaltate secondarie e sterrate che dalla pianura salgono verso le colline, rendendolo un territorio perfetto per la gravel bike e il bikepacking.
Inoltre, le famiglie troveranno numerose attività da fare con i propri figli, come parchi avventura, zip-line, escursioni in bicicletta o a cavallo. Sarà possibile partecipare a visite naturalistiche per avvistare marmotte e camosci oltre alla ricca e unica flora locale. La Valle Orco offre dunque un’ampia gamma di opportunità per godere della natura e delle attività all’aria aperta in un ambiente protetto e suggestivo.
Appena usciti dalla galleria che collega Noasca a Ceresole, si offre allo sguardo uno spettacolare panorama alpino, come quello delle tre Levanne che si ergono sopra il Lago artificiale di Ceresole Reale. Le acque del lago alimentano la centrale idroelettrica di Rosone e d’estate offrono la possibilità di praticare sport acquatici come windsurf, vela, kayak e canoa.
La Valle Orco è anche una tappa del Mondiale di Skyrunning, con la Royal Ultra Sky Marathon. Inoltre, è una meta leggendaria per l’arrampicata grazie alle sue pareti del Caporal e del Sergent (chiamate ironicamente così dai primi salitori per ricordare El Capitan nello Yosemite, dato che lo stile di arrampicata è lo stesso), ed essendo il luogo in cui è nato il free climbing italiano agli inizi degli anni ’70, il luogo in cui è nato e si è sviluppato il movimento rivoluzionario del “Nuovo Mattino“, al quale abbiamo dedicato questa pagina.
La valle offre opportunità di turismo slow durante tutte le stagioni, ideale per le famiglie e per coloro che desiderano essere in contatto diretto con la natura. Nel Parco del Gran Paradiso, è possibile avvistare marmotte, volpi, stambecchi, camosci e una varietà di uccelli come poiane, gipeti, gheppi, aquile e altri. Durante l’inverno, i panorami innevati possono essere apprezzati con le ciaspole e gli sci.
La Valle Orco conserva i sentieri e le mulattiere ad alta quota utilizzati da Vittorio Emanuele II durante le sue escursioni per raggiungere le Case Reali di Caccia. Inoltre, sono presenti edifici storici e tradizionali che testimoniano secoli di storia, come il grandioso Santuario di Prascondù, la Rocca di Sparone, legata alla figura di Re Arduino, e le torri di Pont Canavese, tra cui la Ferranda e la Tellaria, che rappresentano un patrimonio storico di grande valore. Da visitare è anche il primo museo italiano delle materie plastiche, situato a Pont Canavese.